© Franco Fasciolo 2009/18







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Quanto segue sarà un mio parere e interpretazione personale di quanto acquisito finora, dalla letteratura classica, da quanto reperito sul web e dall'esperienza e scambi di opinioni con i miei amici più esperti di me, sulla composizione e sull'equilibrio di una immagine fotografica.
Prima di esprimere un parere sulla composizione fotografica vorrei esternare dei concetti non sempre conosciuti in fotografia, o meglio, conosciutissimi, ma non sempre motivati.

I formati e le loro proporzioni
Uno dei formati più conosciuti e più diffusi è il formato fotografico 35 mm, modo abbreviato di indicare la pellicola fotografica di dimensioni 24 x 36. La scelta delle proporzioni tra lato maggiore e minore dipende dall'uso delle proporzioni armoniche, ovvero i rapporti numerici su cui si fondano gli accordi musicali. Le proporzioni armoniche mettono in rapporto tra loro i primi quattro numeri del nostro sistema numerico. La prima, 1:2, è nota in Greco come diapason; la seconda, 2:3, è il diapente (o intervallo di quinta); la terza, 3:4, è il diatessaron (o intervallo di quarta).
Basterà dividere 24 e 36 per 12 per rendersi conto che la pellicola 35 mm è nelle proporzioni armoniche di diapente, o 2:3, come il 6:9 (in questo caso basterà dividere per 3). Mentre il monitor televisivo e i sensori delle compatte sono impostati sulla proporzione di diatessaron o 3:4 (provate a dividere 1024 e 768 per 256).

Dunque molti formati fotografici hanno insite già determinate proporzioni, che a loro volta implicano delle suddivisioni 'naturali'. Nel caso del formato 24x36, il rettangolo può essere suddiviso in sei quadrati regolari, dividendo il lato corto a metà, ed usando questo segmento come lato del quadrato. Prima di applicare altri sistemi proporzionali (come la sezione aurea, o la tripartizione, nota nel mondo della fotografia come "regola dei terzi"), è bene sapere e conoscere le suddivisioni sottese ai principali formati delle pellicole e dei sensori.
Risulta più comodo utilizzare la fotografia di paesaggio per una ragione semplice: è un soggetto statico su cui è più probabile si applichino dei criteri compositivi, che passano in secondo piano nel caso del reportage.


Principali Sistemi Compositivi: sistemi assiali
Un primo raggruppamento di sistemi compositivi si basa sull'uso delle suddivisioni principali dei formati fotografici, sulla verticale o l'orizzontale, sulla diagonale ascendente (/) o discendente (\), o interazioni di alcuni di questi assi.
Un modo semplice ed efficace di comporre si basa sull'impostazione del soggetto sulla suddivisione a 1/3 o 2/3.
Ed eccone un'applicazione di Henri Cartier-Bresson:

clicca per ingrandire. Henri Cartier-Bresson non si è preoccupato di saturare in particolar modo il cielo, anzi. Il grigio chiaro gli è giovato a mettere in risalto il soggetto, cioè la coppia di filari d'alberi che scorciano verso l'orizzonte dopo una curva. Tutta la composizione si basa sull'impostazione di due assi: l'orizzonte e i filari d'alberi.

clicca per ingrandire. Il filare di sinistra si appoggia sul primo terzo del formato (cioè sulla prima suddivisione naturale del formato 24x36), mentre l'orizzonte coincide col primo terzo dal basso. I due assi determinanti della composizione sono ricavati da una suddivisione in terzi. Ecco un esempio semplice, della regola dei terzi. Il paesaggio di Cartier Bresson è in fondo un caso di enfatizzazione del formato 24x36. Questo formato, basato sul lato minore pari a 2 e il maggiore pari a 3, viene scandito proprio sull'asse di suddivisione dei 2:3.

clicca per ingrandire.
In sostanza un elemento viene 'appoggiato' sulla linea di scansione dei 2:3 del formato. Una composizione del genere è semplice: basta guardare, anche a occhio, l'area quadrata del formato.



Principali Sistemi Compositivi: sistemi assiali speculari
Molto noto e usato è l'asse di simmetria speculare, orizzontale o verticale.

clicca per ingrandire. Cartier Bresson ha voluto mettere in assoluto risalto non l'ile de la cité parigina, ma la simmetria dei due ponti che la collegano alle rive della Senna. Per questa ragione ha scelto una giornata di foschia, che rarefacesse il paesaggio retrostante, e una pellicola granulosa. L'asse di simmetria verticale coincide con la mediana del formato e i ponti si collocano anch'essi nella fascia mediana orizzontale: una sorta di crociera.

Molto frequente, nella fotografia di paesaggio, è il ricorso all'asse di simmetria orizzontale, quando per esempio i riflessi sull'acqua permettono di raddoppiare il paesaggio.

clicca per ingrandire. Ansel Adams tiene in questo caso l'asse alto e dà spazio ai toni scuri del primo piano.





Possiamo considerare una variante dell'asse di simmetria speculare la composizione costruita sulla colonna centrale.

Watkins
Feininger


La foto di Watkins è stata scattata nello Yosemite, meditata da Adams. Watkins estende in questo caso il motivo della "quinta" tipico della pittura di paesaggio, in genere costituito da fronde scure che incorniciano e mettono in risalto l'area centrale e luminosa del paesaggio. Watkins però lo varia abbondantemente. Non solo perché il soggetto gl'impone la verticale, ma anche perché alla fine la "quinta" assume pari rilevanza rispetto al soggetto.

Andreas Feininger ha sposato la composizione a colonna alla "foresta" d'acciaio e calcestruzzo di New York.



Se il sistema a colonne si basa sulla verticale, la composizione a file o a fasce utilizza anche l'orizzontale e insiste sulla ripetizione più o meno modulata. Ecco un semplice esempio di composizione a file. E alcuni esempi di composizioni a fasce, ovviamente più frequenti nella foto di paesaggio. Questi tre esempî mostrano molto bene che l'uso di composizioni assiali molto semplici, come quelle a file o fasce, viene utilizzato sia da Adams che Haas come base per modulazioni tonali o cromatiche. Certamente senza l'albero in luce questa foto perderebbe parecchia forza e attrattiva.

Adams
Adams
Haas


Principali Sistemi Compositivi: sistemi assiali diagonali
Oltre gli assi ortogonali sono ovviamente molto usati quelli obliqui, in particolare una delle diagonali come asse di composizione.
clicca per ingrandire.
Diagonale Salgado
Diagonale Adams
Diagonale Feininger

Le due foto di Salgado e Adams hanno la stessa impostazione lineare: dalla diagonale ascendente (questa diagonale si chiama così per ragioni percettive e culturali: poiché scriviamo da sinistra a destra, abbiamo l'impressione che la diagonale salga) parte un'altra linea obliqua, più semplice nella foto di Salgado, più articolata e modulata in quella di Adams. Ambedue esaltano la diagonale ascendente con un soggetto che effettivamente ascende. Mentre il sistema tonale è praticamente rovesciato: scuro ciò ch'è sotto la diagonale nel caso di Salgado, chiaro nel caso di Adams. La foto di Salgado è impostata dal punto di vista tonale su una scala anch'essa "ascendente", con i grigi che vanno a schiarire. Mentre la foto di Adams è più complessa, con le sue quattro aree: la sabbia ondulata e la sabbia perfettamente liscia; le dune in ombra e in luce. In ambedue i casi, tuttavia, è evidente che la diagonale è solo l'asse d'impostazione per una dinamica tonale più articolata.

Principali Sistemi Compositivi: sistemi assiali a piramide e clessidra
Ben note le composizioni a piramide. Ovviamente una vetta si presta bene, e anche un albero, talvolta. Ancor più rare le composizioni a clessidra.

Schema Piramide
Schema Clessidra

Date queste brevi e semplici nozioni compositive parliamo brevemente della sezione aurea, o numero divino, per dare una motivazione della nascita della regola dei terzi.

Le origini della regola dei terzi risalgono agli antichi greci, che introdussero il concetto di "proporzione divina" (o sezione aurea) per ottenere una dimensione armonica delle cose. Dalla natura all'arte, dalla geometria alla pittura, dall'architettura alla musica, l'armoniosità veniva rappresentata in forma matematica dal cosidetto "numero d'oro" (1,618933...) . Questo numero irrazionale è il rapporto fra due grandezze differenti, di cui la maggiore delle due è medio proporzionale tra la minore e la loro somma.

((a+b) : a = a : b).

Data la particolarità di tale nozione dedicherò una pagina apposita a tale valore, spesso fantasticato e tramutato in un indice di perfezione compositiva, travisandone il concetto.







Composizione
Aggiornato: 28 Luglio, 2018

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